Qualche giorno fa sono andata in farmacia e davanti a me c’erano due persone in fila, in attesa di essere servite, e due al banco. Io ero vicino alla porta a 2 metri di distanza dalla persona davanti a me. Ho atteso il mio turno per più di mezzora e nel frattempo ricevo una chiamata da mio marito, che era fuori ad aspettarmi.
Rispondendo al cellulare e chiedendo maggiori indicazioni vidi che la persona davanti a me si era girata a fissarmi. Ho provato disagio in quel momento, perché non capivo il motivo di quella lunga occhiata.
Ad un certo punto la signora si decise a rivolgermi la parola, mi chiamò per nome chiedendo se fossi proprio io.
Le dissi di si e alla fine capii che era una conoscente che, a causa del lockdown, non vedevo da due mesi.
Mi disse che la mia voce le era risuonata familiare ma che con la mascherina aveva fatto fatica a riconoscermi.

Credo che questo episodio non sia una situazione rara di questi tempi.

La moda ai tempi del Coronavirus

Posso affermare che la mascherina è diventata il simbolo di questo preciso momento storico e racconta come la natura umana, in relazione alla “pandemia”, è combattuta tra il bisogno di difendersi e la necessità di distinguersi per affermare la propria identità.

La mascherina è diventata un accessorio quotidiano che, dal semplice impiego pratico, è diventata espressione di comportamento collettivo, fino a trasformarsi in un fenomeno di moda. D’altra parte il termine moda, che deriva dal latino modus, significa maniera proprio per indicare un comportamento collettivo.

La moda, nei tempi, ha sempre rappresentato la società e i suoi mutamenti, quindi anche adesso non ha tardato ad esprimersi anche attraverso questo piccolo dispositivo trasformandolo in un “must-have” attraverso il quale manifestare il proprio stile e la propria identità ai tempi del Covid-19. Il Coronavirus ha provocato una forte richiesta di questo presidio medico che la produzione mondiale non è riuscita a soddisfare, di conseguenza molte aziende del fashion hanno iniziato a convertire la propria produzione per realizzarle.

È da rilevare anche il fatto economico, in quanto ogni mascherina prodotta rappresenta anche un’opportunità lavorativa, e di conseguenza produttrice di reddito, in un momento in cui l’economia è in crisi e questa conversione può aiutare il sostentamento delle aziende.
Nei diversi social, già da diverse settimane, appaiono mascherine di tutti i tipi: luccicanti, ricamate, con applicazioni di emoticon, abbinabili ai capi di abbigliamento; praticamente mascherine per ogni età, taglia, stato d’animo e reddito. Cosa certa è che la progettazione e produzione di questo accessorio anticipa le tematiche della “moda post epidemia” .

Difficoltà nel Socializzare

Tra mascherine, guanti e distanze di sicurezza, mi sono posta anche una domanda “come madre e nonna”. I ragazzi come faranno a conoscere persone nuove?
Infatti, sembrano ormai passati i bei tempi in cui ci si poteva avvicinare a un ragazzo o a una ragazza incontrati sul bus o in un bar per scambiare quattro chiacchiere.
Inevitabilmente i giovani dovranno cambiare il modo di “approcciare” nuove persone .

Dall’ alto dei miei 60 anni (quindi non mi posso considerare né giovane ma neanche troppo vecchia) potrei dare alcuni suggerimenti su come conoscere qualcuno pur indossando la mascherina.
Per prima cosa è inutile aspettare il tanto atteso colpo di fulmine dal momento che il nostro viso sarà per buona parte coperto e da lontano non sarà così facile guardarci.
Il sorriso, una delle armi di seduzione più usate, è inutilizzabile.
Ma coraggio! non perdetevi d’animo perché ci sono molte altre parti del corpo che è possibile rendere protagoniste negli approcci. Dallo sguardo alla postura, dai capelli al tono di voce: sono tante le parti di noi che è possibile utilizzare a proprio favore.

Quindi ecco alcuni consigli.

Come indossare la Mascherina

Non è necessario valorizzare lo sguardo trasferendo sugli occhi tutto il make-up che solitamente è destinato al resto del viso, anche senza un trucco esagerato gli occhi possono risaltare.
Anche lo sguardo è una potente arma di seduzione ed esistono vari modi di usarlo se si vuol riuscire a catturare l’interesse delle persone. Inizialmente si prova a stabilire un contatto visivo stabile, “ma senza esagerare”, comunica che si è a proprio agio in quel momento. Essere a proprio agio è un buon segno per stabilire un buon rapporto con chiunque, sin dal principio.

Oltre a ciò, si può anche comunicare tramite il linguaggio del corpo. Seduzione e linguaggio del corpo sono un binomio importante. Nel mondo degli appuntamenti post-coronavirus la forza del linguaggio del corpo non deve assolutamente essere sottovalutata. Comunichiamo molto di più con il linguaggio non verbale che con il linguaggio verbale. Per questo è bene affinarlo in maniera tale da arrivare a una comunicazione chiara, senza dover parlare e mostrare la bocca.

Anche la postura va modificata. Assumendo la giusta postura è possibile diventare più attraenti. Una persona molto sicura di sé, infatti, ha una postura aperta e rilassata e una camminata generalmente fluida. Una buona postura è costituita da spalle rilassate (ma non abbassate) e tirate indietro (ma non troppo), mentre testa e schiena devono stare dritte.

La Voce sotto la Mascherina

Tralascio parlare dei capelli perché sarebbe troppo lunga l’esposizione ma volentieri spendo alcune riflessioni sul tono della voce. Questo è uno degli elementi di maggiore influenza nella comunicazione. Racchiude una serie di parametri sonori che danno un senso, a livello cosciente o incosciente, al messaggio trasmesso.
Varie persone possono dire la stessa identica frase, tuttavia, il tono di voce che viene utilizzato da ciascuna comunica un’informazione psicologica diversa.
L’interlocutore riceve una serie di messaggi mediante la voce che contribuiscono alla formazione di un ritratto di chi parla.
Il tono della voce comunica anche il tipo di relazione che si vuole instaurare con qualcuno: freddo impone distanza, caldo e sussurrante invita a un avvicinamento.

Queste, secondo il mio parere, sono le nozioni più importanti da applicare.

Un carissimo saluto e, parafrasando lo Chef Guerrino, a Dio piacendo, ci ritroveremo il prossimo martedì.

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