La cravatta è l’accessorio maschile per eccellenza, tra tutti gli accessori è l’elemento dell’abbigliamento maschile di cui gli uomini possono servirsi per distinguersi e dare un tocco di originalità ai loro outfit, grazie alla scelta tra i vari nodi alla cravatta da poter realizzare.
Essendo uno degli elementi più visibili, la cravatta è per l’uomo spesso simbolo di successo, potenza ed eleganza. Il colore, la fantasia e soprattutto il modo di annodarla possono spesso comunicare la personalità e il carattere dell’uomo.

Le semplici regole da seguire per indossare perfettamente una cravatta sono chiudere il primo bottone della camicia, tirare su il colletto, fare il nodo e portarlo in alto in modo che nasconda sia il tessuto sia il bottone della camicia. Ricordatevi che la parte larga della cravatta deve scendere fino al livello della fibbia della cintura.
L’aspetto fondamentale dell’indossare una cravatta è certamente il nodo. Se questo viene realizzato con cura e metodo, è capace di mettere in risalto le caratteristiche della cravatta stessa e può dare un tocco di raffinatezza o, al contrario, trascuratezza al look.

Alla domanda su quale sia il nodo “perfetto”, si può rispondere solo in un modo: dipende dalla larghezza della cravatta, dal tessuto e, soprattutto, dalla consistenza degli interni. Per scegliere il nodo giusto è quindi importante prima di tutto capire com’è fatta la cravatta che si è scelta. Ricordati che gli uomini più raffinati avranno cura di fare una piccola fossetta al nodo della loro cravatta; per farla, prima di stringere, basta posizionare un dito sotto al nodo, in modo che faccia una piega. Se è ben riuscita, la fossetta sarà centrale.

Verifica che il nodo sia centrato, quindi abbassa il colletto della camicia.
Et voilà, sei pronto.

NODO SEMPLICE o four in hand

Il suo nome dice tutto. È il nodo di cravatta più semplice da realizzare, rapido ed efficace. Da un punto di vista stilistico è il più versatile. Infatti la sua forma allungata slancia il collo, mentre la sua posizione obliqua crea un’interessante asimmetria rispetto alle vele del colletto. Esso da ottimi risultati con ogni tipo di cravatta e può essere realizzato con tutti i tipi di colletti di camicia. Esso si sposa con i look casual e business. E il nodo adatto ai principianti ed è perfetto per gli uomini alti.

NODO DOPPIO SEMPLICE

Semplice da realizzare, elegante e perfetto per tutti i giorni. Si realizza come il nodo semplice, ma con un giro in più. Si porta con tutti i colletti di camicia ed è consigliato principalmente per delle cravatte sottili. L’aspetto asimmetrico dona a tutti i fisici.

NODO WINDSOR

Il nodo dallo stile british per eccellenza, il cui nome deriva appunto dal Duca di Windsor. Sebbene il Duca non abbia mai usato specificamente questo nodo, fu un amante di un tipo di nodo simile: ampio e triangolare. Secondo alcune teorie, il nodo Windsor fu inventato all’inizio del XX secolo, proprio per imitare lo stile di questo tipo di nodo reale. Questo nodo viene anche definito come “nodo Doppio Windsor” o “nodo Scappino”, nome del sarto della famiglia Savoia, Domenico Scappino, che secondo alcuni nel 1930 lo avrebbe ideato per primo. Il Windsor è un nodo triangolare, simmetrico e spesso funziona molto bene sulle camicie con colletti alla francese o ben aperti, visto che prende molto spazio. È il nodo perfetto per le grandi occasioni, da realizzare quindi con cravatte eleganti e non troppo spesse (la seta è la scelta migliore). Visto che il numero di nodi richiede gran parte della cravatta ed è spesso difficile poi raggiungere la cintura, è meglio scegliere una cravatta lunga e/o indossare un gilet. Il nodo Windsor è spesso lo standard di diversi eserciti come ad esempio è il nodo usato nelle divise ufficiali della RAF, la Royal Air Force britannica, e    dell’esercito canadese. Anche nell’esercito italiano è considerato lo standard.

NODO PRATT o Shelby

Questo nodo è poco utilizzato, il nodo Pratt è un simbolo del menswear tutto americano. È diventato popolare tramite un celebre presentatore televisivo d’oltreoceano, infatti, il nodo Pratt è stato inventato da Jerry Pratt, dal quale ha preso il nome, negli anni ’80 del XX secolo. Simile al nodo Windsor, ma meno largo, si porta con camicie a collo aperto. La cravatta scelta non deve essere né troppo spessa, né troppo sottile (60 grammi circa). Piccolo stratagemma: ricordarsi assolutamente di partire con la cravatta al contrario, ovvero con le cuciture rivolte in avanti. Il nodo Pratt è perfetto per qualsiasi occasione.

NODO PICCOLO

Un classico adatto a tutti i giorni, molto facile da realizzare, il nodo Piccolo è particolarmente indicato agli uomini alti, con il busto lungo e il collo un po’ largo. Ideale per le camicie con colletti stretti e per le cravatte molto spesse, è un nodo molto contenuto che ha come difetto principale quello di sciupare le cravatte, visto che le spiegazza molto. Per questo motivo, infatti, è consigliato usare cravatte in seta che pesino più di 70 grammi.

NODO ONASSIS

Prende il suo nome dall’armatore greco Aristotele Onassis, che lo ideò negli anni ’60 facendone un tratto distintivo del suo stile elegante e ricercato. Esteticamente è uno dei nodi più belli, oltre che molto semplice da realizzare. Può essere portato anche senza pinzetta, quasi come fosse una sciarpa. È simile al nodo Semplice con la differenza che alla fine la parte larga della cravatta non viene fatta passare nel nodo ma viene lasciata libera. ll nodo Onassis è perfetto per
cravatte larghe da indossare su gilet, panciotti e abiti.

NODO ATLANTICO

Originale e dall’effetto ricercato, questo nodo di cravatta era molto usato durante le serate di gala degli anni ’20-’30 organizzate sui transatlantici dell’epoca. È più adatto a camicie con il colletto largo (francese) data la sua ampiezza e importanza. Un nodo adatto per le occasioni più particolari, per un aperitivo, una festa informale, e riservato agli amanti di un fascino composto e retrò. È un nodo da utilizzare con un completo casual, una giacca sportiva elegante, e camicie con colletto ampio. Da evitare a lavoro o per qualsiasi tipo di evento formale. ll nodo finito non è ingombrante, ma richiede una cravatta di una lunghezza importante per riuscire a completarlo. Considerato il numero di passaggi, non è un nodo per principianti (potrebbero essere necessari diversi tentativi per ottenere il giusto risultato) e non è particolarmente funzionale, al di là del suo scopo decorativo.

Adesso che ti ho illustrato la magica arte del nodo alla cravatta, sono sicura che ti metterai alla prova per realizzare un nodo diverso per ogni occasione!

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