Essendo una telespettatrice assidua del telegiornale locale, dallo stesso ho appreso che Parma come “Capitale della Cultura 2021” si presenta ai visitatori con una mostra in occasione dei 150 anni di Borsari, presso l’Ape Parma Museo dal 4 maggio fino al 1° agosto 2021, anche come “Capitale del profumo in Italia”.

Di fatto Parma vanta un territorio ricco di profumi e non solo enogastronomici.

La nostra storia prende avvio da un binomio fortemente caratterizzante il territorio di Parma: Maria Luigia e la Violetta.

La soave fragranza della Violetta lanciò la città di Parma nel mondo della profumeria a partire dal XIX secolo.

La passione della Duchessa per il fiore è talmente forte che lo ha scelto come simbolo del suo ducato.

Nel Museo Glauco Lombardi si trovano tanti esempi che testimoniano questa predilezione: dalla creazione della fragranza, alla Violetta di Parma, creata per la prima volta per lei dai frati del convento della SS. Annunziata, alle storie sull’elargizione di ricche mance che donava ai poveri della città quando la omaggiavano con mazzetti di viole.

Il primo strutturarsi della produzione profumiera a Parma ha avuto il suo incipit nell’esistenza di una corte, ossia dalla domanda di raffinatezza da essa scaturita.

Il passaggio da una produzione artigianale ad personam a una produzione rivolta a un pubblico più allargato. trova come riconosciuto il capostipite in Ludovico Borsari.

Con Borsari si avvia una filiera tramite la collaborazione con una importante industria del vetro già presente nel territorio: le Vetrerie Bormioli.

La confezione grafica del profumo venne affidata a illustratori importanti di quel tempo fra i quali Carboni, Boccasile, Volino e Nanni.

La fragranza era racchiusa in contenitori in vetro e in cristallo con linee esclusive che seguivano l’evolversi della moda, dallo stile Liberty all’Art Déco.

La Violetta di Parma, di conseguenza, nacque con i presupposti di qualità, di ricerca, di marketing indispensabili per avere successo.

Nell’arco di tutto l’Ottocento, la Violetta di Parma divenne simbolo di bellezza e di seduzione, affascinando anche poeti e artisti che la celebrarono nelle loro opere.

Infatti, il nome di Violetta, dato da Giuseppe Verdi alla protagonista della Traviata, è noto in tutto il mondo.

Non voglio dilungarmi oltre sulla storia della profumeria Borsari, ma tengo a informare che le imprese parmigiane, al fine di competere sul mercato globale, hanno rilanciato l’Acqua di Parma.

Questo profumo, nel 2015, è stato proclamato uno dei migliori profumi dell’anno vincendo il premio internazionale Accademia del Profumo.

Contatti

E-mail: mmconsulenzeimmagine@libero.it
Telefono: 324/7985855
Indirizzo: Viale Firenze 32, 43122
Parma

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